Stando sempre alle prime indiscrezioni, sembrerebbe che la donna, dopo aver parcheggiato la sua auto, una Lancia Musa, nei pressi del ponte di San Lorenzo, si sarebbe fermata a ridosso dello stesso e avrebbe iniziato una telefonata con il suo cellulare che ad un certo punto avrebbe assunto toni molto concitati. La 60enne avrebbe quindi bruscamente interrotto la conversazione e, con uno scatto repentino, si sarebbe gettata nelle acque del sottostante fiume sparendo nel nulla.
Immediato l’allarme, lanciato proprio dall’automobilista che aveva cercato di dissuaderla. La macchina dei soccorsi, nella speranza, seppur tenue considerando la temperatura gelida dell’acqua, di trovarla ancora viva, è tuttora in moto a pieno regime. Sul posto sono giunte 4 squadre dei vigili del fuoco con diversi sommozzatori, carabinieri, polizia, vigili urbani, protezione civile, amministratori comunali con in testa il sindaco Roberto De Donatis e molti semplici cittadini. Per aiutare le ricerche il Comune ha anche fatto subito riaccendere le luminarie natalizie posizionate sul fiume.
Le operazioni di recupero, effettuate dai sommozzatori dei vigili del fuoco sono state seguite da tanti cittadini che si sono accalcati lungo il fiume. Il silenzio, in segno di rispetto per la vita, la sofferenza, la morte, era assordante. Sotto choc l’intera comunità di Sora che bene conosceva Rita, donna impegnata, intelligente. Ha fatto parte, tra l’altro, della commissione toponomastica del Comune di Sora.
Ora la salma è a disposizione delle Autorità. In città si prega per lei, in attesa dei funerali