Lezzi a Senaldi: lu “chiangi”, gne gne gne!

LU CHIANGI.
Questa è la storia del finanziamento pubblico diventato Reddito per insulto libero.
Gne gne gne! Gne gne gne!

Poverino Pietro Senaldi detto Lu Chiangi (dialetto leccese) è rimasto così male da dover chiamare il paparino per vendicare il suo amor proprio ferito.
Ancora piangi, Pietro? Mi dispiace sai? Credevo che conoscessi la grigia reputazione del tuo editore, On. Angelucci percettore dello stipendio da deputato della Repubblica nonché di finanziamento pubblico all’editoria.

Guarda, Lu Chiangi, su Google trovi tutto ciò che ti interessa sulla carriera del tuo editore (così ti spiegherai gli ordini a cui rispondi puntualmente) e sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri ci sono tutti i contributi pubblici che riceve il tuo editore. Pensa, sono pagati anche da quei fannulloni del sud.
Suvvia, smettila di piangere che ti fai gli occhi rossi.
In ogni caso, per far smettere di piangere Senaldi, faremo tutti finta che Angelucci sia uno statista, persona di cultura eccelsa da meritare un Nobel, fingeremo che sia uno stinco di santo e riusciremo persino a fingere che Lu Chiangi e Feltri siano giornalisti liberi.
Aspettiamoci altri insulti, cari concittadini del sud. D’altronde i riferimenti di questa gente sono Berlusconi e Angelucci. Ho detto tutto.